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Al via nel Lazio la rete per pazienti onco-ematologici

Sanità pubblica Redazione DottNet | 06/12/2018 14:21

Meno burocrazia con Labnet per la circolazione del sangue tra i laboratori

Far viaggiare il sangue e non il paziente, valorizzando la rete Labnet, che nella Regione Lazio assicura una circolazione dei campioni di sangue tra i laboratori dei Centri di ematologia regionali per i circa 20.000 pazienti onco-ematologici. Questa è la richiesta che parte dalle associazioni nel corso di un convegno "La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere", organizzato nel Consiglio regionale del Lazio da Salute donna Onlus, in collaborazione con una rete di altre 23 associazioni. Il progetto LabNet nasce con una finalità assistenziale: garantire a tutti i pazienti la stessa accuratezza negli esami diagnostici, indipendentemente dal Centro presso il quale sono in cura. Il paziente, infatti, esegue il prelievo di sangue presso il Centro ematologico che lo ha in carico e l'ematologo spedisce il campione con un corriere dedicato al laboratorio di riferimento aderente al network dei laboratori certificati.

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Per Marco Vignetti, presidente della Fondazione Ginema e vicepresidente di Ail, "la nostra richiesta agli interlocutori politici regionali del Lazio è di intervenire in modo virtuoso autorizzando e semplificando la circolazione dei campioni nell'ambito dei laboratori inter ed extra-Regione, risparmiando ai pazienti la fatica e i costi per spostarsi da un Centro all'altro solo per fare prelievi nel laboratorio più idoneo a seconda della necessità". E', spiega Anna Maria Mancuso, presidente di Salute donna, una "problematica puramente organizzativa che, se presa in considerazione, potrebbe migliorare di gran lunga la qualità di vita dei pazienti con tumori del sangue, sia dal punto di vista fisico, sia sociale, sia economico". Le associazioni spiegano come solo un adeguamento e un abbattimento della burocrazia e delle norme amministrative, senza nessun aggravio di costi per il Servizio sanitario regionale, potrebbe permettere di far andare a regime il Labnet laziale. La risposta, poi, è arrivata dal presidente della VII Commissione sanità del Consiglio regionale del Lazio, Giuseppe Simeone, che ha proposto un'audizione nella stessa Commissione.  "Alla ripresa dei lavori, l'anno nuovo, dovremo ripetere questo incontro in Commissione e avviare le procedure per stendere un protocollo", dice.

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